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venerdì 11 agosto 2017

Per non farvi perdere il vizio

Ragazze e ragazzi, come vi ha comunicato Bombarda nel suo ultimo post prima di partire per le vacanze, il sottoscritto Fagot ha l'incarico di pubblicare qualcosa per non farvi stare tranquilli, quindi penso che vi propinerò un po' di cosette, poca roba ma sostanziosa.
Facciamo un salto in quel di Sanremo e vediamo la nuova fatica di un noto ricercatore:
Faine
No Lucifero (Lucifero è il mio gatto, tutti noi disinformatori abbiamo almeno un gatto, è un obbligo nel contratto col NWO), non si occupa di zoologia dei mustelidi.
Semplificando, suddivideremmo la società in tre gruppi: gli odiatori della vita, della verità e della bellezza, gli indifferenti ed i consapevoli. Purtroppo, come hanno confermato molti studi e il raggelante stato delle cose, i primi dominano il pianeta, con la complicità di una pletora di politicanti, usurai, pennivendoli, soldatini, pseudo-scienziati, negazionisti e compagnia cantante. Essi hanno deciso di asservire gli uomini, almeno quei pochi che resteranno, perché intendono sfoltirne il numero 
Naturalmente lui si considera appartenente al terzo gruppo, un gruppo dei contafrottole non lo ha messo.
E’ inutile: non si può spiegare il male straripante nel nostro martoriato mondo, se non postuliamo la presenza di una cricca formata da adoratori di Satana. Esiste Satana? Non esiste? Quei mentecatti credono in lui e lo venerano. Sfortunatamente costoro hanno facile gioco nel plagiare la massa: bastano una partita di pallone ed una birra per controllarla; nel caso delle donne, una borsa firmata ed una serata in discoteca. Li abbiamo definiti indifferenti, ma dovremmo chiamarli ebeti. Si lasciano abbindolare agevolmente. Non solo, diventano i carcerieri di loro stessi e dei pochi svegli stretti da catene sempre più strette.
E’ diffuso un luogo comune: si favoleggia di una progressiva presa di coscienza, per cui il numero dei desti aumenterebbe sempre più. Crediamo, invece, che i consapevoli diventino ogni giorno più consapevoli, ma anche più impotenti a contrastare il potere ed i suoi collaborazionisti, quindi più frustrati. Forse ci sbagliamo, ma non vediamo molte prospettive per questa ex umanità…
Proviamo a tradurre in lingua comprensibile: "quelli come me sperano che i gonzi che ci danno retta aumentino sempre più, invece sembra siamo arrivati al limite. Non troviamo più nessuno che sganci i soldini".
Pensiamo che le sedicenti élites siano formate da persone più scaltre di faine, simulatrici e dissimulatrici, eppure le consideriamo totalmente imbecilli, quando paventano chissà quali conseguenze dalla pubblicazione di un libro o di un documentario contro il sistema. Ghettizzare, denigrare, perfino uccidere gli oppositori dell’establishment? Fatica e rischi sprecati! La divulgazione e l’operato dei rari uomini onesti e coraggiosi potranno mai intaccare le granitiche menzogne del sistema? Potranno mai destare dal letargo intere legioni di dormienti? Anche se ne svegli un paio ogni tanto, quanti – e ci riferiamo soprattutto alle nuove generazioni, prive di strumenti culturali per comprendere la realtà reale dietro la realtà finta – quanti finiscono nel tritacarne degli apparati! E sono pure contenti di essere condotti al macello, come se avessero vinto un viaggio premio in una località turistica fra le più ambite.
Guardiamo! Sopra di noi è tutto un indiavolato andirivieni (a bassa quota) di aerei civili che ammorbano la biosfera con i loro carburanti e che modificano i fenomeni meteorologici, causando, fra gli altri disastri, una siccità di proporzioni spaventose. Quanti sono consci di questo problema? Eppure avviene ogni giorno, in tutto il mondo o quasi e solo un drappello se ne accorge. E’ assurdo, ma è così! E’ come se entrasse un ladro in casa e cominciasse a mettere a soqquadro l’appartamento per svaligiarlo sotto i nostri occhi e noi non solo lo lasciassimo agire indisturbato, ma indicassimo al furfante di nostra spontanea volontà dov’è la cassaforte ed il codice per aprirla. Non solo, dopo aver subito il furto ed essere stati malmenati, è come se offrissimo al malfattore il tè con i pasticcini. E’ pazzesco, ma è così! 
Secondo Lucifero si tratta di un inutile spreco di spazio sui server. Ah sì, a quanto sembra lui si considera uno dei "rari uomini onesti e coraggiosi". meglio non commentare.
Penso abbiate tutti sentito almeno nominare cronaca vera, settimanale che raccoglie attendibili informazioni (ricordiamo l'articolo sull'aceto di mele contro le scie chimiche), Da questa autorevole fonte peschiamo un articolo risalente al 26 novembre 2014:
LA MIA VITA E’ DIVENTATA UN INCUBO!
A firma fabio frabetti viene riportata un'intervista con un personaggio che è apparso fuggevolmente su questo blog:
Andrea Giotti, 48 anni, insegnante di matematica con una laurea in Ingegneria, da quattro anni sarebbe diventato vittima di quello di un controllo mentale a distanza messa in atto dall’agenzia di sicurezza nazionale americana.
Sì proprio lui
Sospetta l’esistenza di una rete di satelliti in grado di sparare particelle rare indirizzate a politici e giornalisti da manipolare, ma anche a persone “comuni” per programmarle a svolgere delle missioni
Chissà cosa sono le "particelle rare", da uno con laurea in ingegneria ci aspetteremmo una maggiore precisione.
Nel 2010 la vita di Andrea Giotti, 48 anni, si è trasformata in un incubo, in quanto sarebbe vittima di un controllo mentale a distanza. Sostiene che, attraverso l’utilizzo di una sofisticata e segreta tecnologia, qualcuno riusce a collegarsi con il suo sistema nervoso per influenzarne il comportamento.
«Una voce mi dava ordini dentro la mia testa», ricorda l’insegnante. «Se non li eseguivo, iniziavano delle torture a livello neurologico: crampi dolorosissimi, tachicardie o altri effetti che servono per piegare la vittima ai comportamenti desiderati. Questa voce voleva che io compiessi degli atti contro la mia stessa personalità, allo scopo di farmi diventare una sorta di robot sfruttabile per qualsiasi obiettivo. All’inizio ho avuto delle grosse difficoltà a capire che cosa mi stesse accadendo, poteva sembrare una comune patologia psichiatrica. Solo che c’erano troppi sintomi anomali. Quando ho considerato la possibilità che venissero utilizzate su di me questo tipo di tecnologie, tutto si è chiarito e ogni sintomo ha trovato la sua spiegazione. Si tratta di una forma di telepatia artificiale basata su una nuova tecnologia messa in atto dall’agenzia di sicurezza nazionale americana».
"poteva sembrare una comune patologia psichiatrica". Secondo Lucifero si tratta di una spiegazione piuttosto credibile.
Secondo Giotti le vittime come lui non sono prese a caso: alcuni sono personaggi di spicco, come politici o giornalisti, scelte al fine di monitorarne i comportamenti e intervenire nel caso diventino una minaccia per il sistema, ma possono trattarsi anche di persone qualunque, come Andrea.
«Nel 2003 ho avuto l’occasione di vedere un dispositivo portatile basato su questo tipo di tecnologie di controllo mentale messe in atto da una specie di telecomando da videoregistratore», continua Giotti. «Da allora sono diventato un testimone particolarmente scomodo. Questo strumento emette particelle attraverso un processo fisico nuovo su cui le ipotesi sono ancora aperte. Scelgono persone come me per programmarle a svolgere missioni, anche di tipo suicida, che nessuno saprà mai da chi sono state commissionate».
Vediamo come fanno a controllarlo mentalmente
«Dal 2010 ho iniziato a cercare di capire come riescano in tutto questo. Sospetto l’esistenza di una rete di satelliti in orbita bassa attorno alla Terra in grado di sparare particelle rare addosso alle persone, indirizzandole al loro sistema nervoso. Potrebbero essere neutrini o particelle non ancora isolate. È un trattamento strettamente individuale. Dall’altra parte c’è un gruppo di psicologi manipolatori che cercano di spingerti a comportati diretti dall’esterno. Quando la persona non si piega, iniziano le torture fisiche provocate da questo raggio. La copertura di questa rete è probabilmente globale. Sono andato a Mosca per vedere se riuscivo a scampare al trattamento, ma inutilmente. Sono andato anche sotto terra, in uno dei posti più schermati, i laboratori nucleari del Gran Sasso, ma nemmeno lì c’è riparo. L’unica difesa è di altra natura: occorre prendere coscienza a livello di opinione pubblica dell’esistenza di questa tecnologia pericolosissima e indurre chi è al potere a dismetterla. È l’unica difesa, a mio modo di vedere». 
È andato a Mosca, è andato sottoterra ma non è andato da uno psichiatra....La conclusione
«Grazie a Dio, fino a questo momento sono riuscito a respingere gli attacchi», conclude il 48enne. «La vita merita di essere vissuta in piena libertà e se questa libertà è messa in discussione, sono disposto anche a morire. Partendo da questo ragionamento riesco a imporre la mia volontà, ignoro le voci e anche quando mi fanno battere il cuore forte o me lo rallentano, riesco a comportarmi come se niente fosse. Questo richiede un grande sacrificio, potrebbero uccidermi da un momento all’altro, ma io continuo a comportarmi come uomo libero e responsabile delle mie azioni. In “Internet”, in questo campo, si trova di tutto: mitomani, casi autentici e persone con disturbi psichiatrici. Io non temo che mi possano fare un trattamento sanitario obbligatorio per le cose che sto rivelando. Non sono in assoluto contro la psichiatria. Credo però che in questo campo abbia dimostrato tutti i suoi limiti non prendendo in considerazione l’ipotesi che certi fenomeni possano essere prodotti dall’esterno».
Lasciamo le particelle strane e veniamo ad un testo che vale la pensa di leggere.


PSEUDOSCIENZIATI: SE LI CONOSCI LI EVITI
Opera di Cossarizza & Silvestri
Trovato in un gruppo su facebook, ve lo riporto interamente
In molti ci chiedono: ma come si fa a riconoscere uno scienziato vero da un pseudoscienziato? In realtà, per noi, la risposta è semplicissima. Facciamo come farebbero i violinisti della Filarmonica di Berlino o dell’orchestra della Scala se vedessero salire sul palco uno che non sa nemmeno tenere in mano lo strumento. Tuttavia, rendendoci conto che per i non-addetti ai lavori la distinzione può essere più difficile, vi proponiamo 10 CRITERI 10 per riconoscere gli pseudoscienziati (e la loro pseudoscienza).
1. Pregiudizi, preconcetti, e tesi a priori. Mentre la scienza vera è libera, ed accetta qualunque ipotesi e qualunque risultato purché interpretabile, la pseudoscienza è schiava di pregiudizi, preconcetti e tesi prestabilite (spesso di tipo politico, sempre di tipo complottista, vedi punto #10), e l’unico risultato accettabile per uno pseudoscienziato è quello che conferma i suoi apriorismi. Lo pseudoscienziato è del tutto impermeabile ai fatti, che invariabilmente contraddicono la sua teoria.
2. Mancanza di conferme indipendenti. La scienza vera produce dati riproducibili: l’esperimento che oggi fa Cossarizza a Modena domani lo fa Silvestri ad Atlanta e dopodomani lo fa Ming Zhang a Pechino, ed il risultato è sempre lo stesso. I dati pseudoscientifici sono sempre irriproducibili -- ed infatti vengono inevitabilmente smentiti da altri laboratori.
3. Mancanza di controlli. Questo è un criterio infallibile, e basta da solo a emettere un giudizio definitivo. La scienza vera è fatta di controlli, positivi e negativi, che sono necessari per stabilire la validità di un risultato. I controlli sono importanti tanto quanto il dato che si ottiene. La pseudoscienza non usa controlli, e per questo le sue conclusioni hanno valore nullo. Ripetete tutti con noi: NIENTE CONTROLLI = NIENTE SCIENZA.
4. Sensazionalismo ingiustificato. Gli scienziati veri, che sono rigorosissimi, di solito sono molto cauti sulle proprie conclusioni, fanno gli avvocati del diavolo con se stessi, ed evitano ogni over-interpretazione dei propri risultati. In caso di risultati importanti, buttano sempre acqua sul fuoco (“… questi dati andranno confermati da ulteriori esperimenti” è la tipica conclusione di un articolo). Gli pseudoscienziati tipicamente traggono dai loro “esperimenti” conclusioni tanto sensazionali quanto infondate (“i vaccini sono pericolosi perché pieni di nanoparticelle”).
5. Assenza di reputazione internazionale. Il tipico pseudoscienziato italiano è un soggetto che a livello internazionale è un perfetto sconosciuto (tranne forse tra colleghi pseudoscienziati di altra nazionalità – e purtroppo ce ne sono!). È interessante notare che, dal punto di vista dello pseudoscienziato, questa anonimità è necessaria, perché nel momento stesso in cui le sue strampalate “teorie” vengono conosciute a livello internazionale la truffa viene rivelata (e lui finisce nei guai, vedi Vannoni e Stamina).
6. Rivolgersi ad un “pubblico” di non scienziati anziché alla comunità scientifica. Questo è un corollario del punto precedente. Non avendo, ovviamente, alcuna reputazione tra gli scienziati veri (a cui la pseudoscienza fa ribrezzo), gli pseudoscienziati passano gran parte del loro tempo a costruirsi una “reputazione” tra il pubblico (soprattutto quello pagante – vedi oltre), spesso con qualche complicità dei media che troppo spesso amano fare rivelazioni sensazionali. Molto spesso si fanno anche pagare profumatamente per fare conferenze, per la cui organizzazione formulano richieste che spesso superano ampiamente il limite del ridicolo.
7. La pubblicazione su riviste farlocche, prive sia di valore scientifico che di “impact factor”. Mentre gli scienziati veri pubblicano articoli su riviste prestigiose e passando attraverso duri processi di “peer review”, gli pseudoscienziati pubblicano le loro porcherie su riviste predatorie a pagamento – tipo quelle che accettano articoli inventati di sana pianta dalla sceneggiatura di Star Wars (fatto reale, accaduto qualche tempo fa, per dimostrare scientificamente la “farloccaggine” di certi giornali). Questo delle riviste farlocche è un altro criterio pressoché infallibile per identificare pseudoscienza e pseudoscienziati.
8. Assenza di ufficialità. Caveat: non è un criterio assoluto, perché anche persone con titoli e affiliazioni ufficiali possano fare pseudoscienza (Duesberg docet). Ma è certamente uno pseudoscienziato chi si auto-definisce “ricercatore” ma non ha una solida struttura alle spalle, né finanziamenti governativi, né posizioni o titoli accademici, e gira col cappello in mano per spillare pochi euro alle vittime delle sue fandonie.
9. Presenza di sciocchezze a “grappoli”. Per motivi legati al tipo di audience che si sono costruiti, gli pseudoscienziati di solito credono (o dicono di credere) ad interi “grappoli” di sciocchezze pseudoscientifiche, prese tutte in blocco: anti-vaxx, negazionismo AIDS, pro-Stamina, memoria dell’acqua, scie chimiche etc. Invece, lo scienziato che innocentemente fa un errore (capita anche questo!) ha credenze normali su tutto il resto.
10. Vittimismo e complottismo. Lo pseudoscienziato, prima o poi, viene smascherato dagli scienziati veri. A questa regola non si sfugge. A quel punto lo pseudoscienziato è… scientificamente morto e sepolto. L’unica difesa possibile per salvare la sua reputazione col pubblico (in altre parole, per continuare la sua truffa e portare a casa la pagnotta) è quella di assumere atteggiamenti vittimistici e lanciare accuse tanto generiche quanto infondate di complotti nei suoi confronti.
Ed ora, aiutateci a diffondere questi 10 criteri.
La pseudoscienza e gli pseudoscienziati sono un cancro per il tessuto sociale, culturale, e morale di un paese.
Riconosciamoli per poterli evitare.
Grazie! 
Per oggi vi ho fornito una dose della vostra droga preferita. Vi metto anche una piccola parata finale. A risentirci un miao da Lucifero.
 Il "ricercatore" di Sanremo estende le sue indagini alla Stazione Spaziale Internazionale, alla ricerca di nuovi gonzi paganti.
Gli antivaccinisti attingono a fonti di informazione qualificate....
Jupiter ha scoperto che esistono le "armi geografiche".
Vi ricordate Don Ferrante? Quel personaggio dei Promessi Sposi che sosteneva che il contagio non esisteva e quindi durante l'epidemia di peste non prese alcuna precauzione, si ammalò e morì? Auguriamo a questo anonimo di fare altrettanto.
Per finire una nota dottoressa ci spiega, beh, non abbiamo capito cosa ci spiega.









3 commenti:

  1. Ma ci eravamo persi le ultime analisi del jet fuel dello strakkino, dove dice di aver conferma della presenza di stronzio ma nei risultati che pubblica c'è scritto "non rilevato"....🤦🏻‍♂️

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  2. Con il pezzo sui riflessi dell'IPAD sulla ISS, straker non fa che riprendere un filmato tradotto e ridistribuito da tal Dino Tinelli, guru per l'Italia della diffusione del verbo della Terra Piatta (anche se pare che non sia (ancora) un terrapiattista, straker non disdegna le informazioni che arrivano da tale ambiente).
    Nel filmato, un particolare (appunto l'IPAD con un riflesso) dalle dimensioni di circa
    90 x 70 pixel è stato ingrandito con le fantascientifiche tecniche da CSI di circa 70 volte. A questo ingrandimento, i settantesimi dei pixel originali rivelavano occhi, labbra e naso delle maschere usate da chi faceva la ripresa agli astronauti.
    Qualche malpensante dice che ci sia stato un pesante uso di fotoritocco per introdurre particolari inesistenti, ma i Ricercatori Indipendenti non usarebbero MAI simili mezzucci.

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    1. Vorresti dire che il ricercatore in terrazzino è in grado di usare Photoshop e non prende le immagini già modificate in geo engeneering Watch ?

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